E’ arrivato il via libera definitivo per il ddl n. 1200, in materia di tutela delle vittime di violenza domestica e di genere; dopo il sì della Camera dei Deputati, anche il Senato ha approvato il testo lo scorso 17 luglio, con 197 voti favorevoli, 47 astensioni e nessun voto contrario.
Il c.d. “Codice Rosso” introduce una corsia preferenziale per le denunce, prevede indagini più rapide e l’obbligo per i pubblici ministeri di ascoltare le vittime entro tre giorni: ciò al fine di assicurare la tempestività degli interventi contro i reati di maltrattamenti, violenza sessuale, stalking e lesioni aggravate commessi in contesti familiari o nell’ambito di relazioni di convivenza.
Le principali novità:
- PRESUNZIONE ASSOLUTA DI URGENZA: la polizia giudiziaria sarà tenuta a comunicare al pubblico ministero le notizie di reato immediatamente anche in forma orale, senza alcuna possibilità di valutare la sussistenza o meno delle ragioni di urgenza;
- PROPOSIZIONE DENUNCIA: la vittima avrà ben 12 mesi di tempo per denunciare una violenza sessuale subita, anziché i 6 mesi attualmente previsti;
- PENE PIU’ SEVERE: è previsto l’inasprimento della cornice edittale per i reati di maltrattamenti in famiglia, stalking, violenza sessuale e abusi su minori;
- AGGRAVANTI SPECIALI: viene sancita l’applicazione della pena dell’ergastolo per le ipotesi di omicidio non solo quando il colpevole conviveva con la vittima ma anche se aveva solo una relazione stabile con quest’ultima, nonché un’aggravante se il rapporto con la vittima era nel frattempo terminato;
- PERCORSI DI RECUPERO PER SOSPENSIONE CONDIZIONALE DELLA PENA: in caso di condanna per reati sessuali, la sospensione condizionale della pena viene subordinata alla partecipazione a percorsi di recupero ad hoc presso enti o associazioni che si occupano di prevenzione, assistenza psicologica e recupero di soggetti condannati per reati sessuali.
Il testo introduce anche ulteriori fattispecie di reato:
- REATO DI COSTRIZIONE O INDUZIONE AL MATRIMONIO: punisce, con la reclusione da uno a cinque anni, chiunque, con violenza o minaccia, costringa una persona a contrarre matrimonio o unione civile;
- REATO DI DIFFUSIONE ILLECITA DI IMMAGINI O VIDEO SESSUALMENTE ESPLICITI: punisce, con la reclusione da uno a sei anni e con la multa da 5mila a 15mila euro, chi, dopo averli realizzati o sottratti, diffonda immagini o video a contenuto sessualmente esplicito, destinati a rimanere privati, senza il consenso delle persone rappresentate (cosiddetto “revenge porn”);
- REATO DI DEFORMAZIONE DELL’ASPETTO DELLA PERSONA MEDIANTE LESIONI PERMANENTI AL VISO: punisce, con la reclusione da otto a quattordici anni, chiunque cagioni lesione personale dalla quale derivino la deformazione o lo sfregio permanente del viso della persona offesa. Se lo sfregio causa la morte della vittima la pena è l’ergastolo.
Il testo completo del disegno di legge cliccando sul link seguente ddl-codice rosso
LUG
2019