Tempi duri per le coppie separate: la gestione dei figli in questo momento di emergenza da coronavirus rappresenta un problema serio da gestire, a fronte di un susseguirsi di decreti presidenziali e ordinanze varie che sta gettando le famiglie nel caos.
Stiamo assistendo a casi in cui ai genitori viene impedito dalle Forze dell’Ordine di portare con sé i figli nei giorni di loro spettanza, sulla base di una interpretazione sbagliata delle disposizioni in vigore.
Proprio per rispondere ai dubbi di migliaia di genitori e per chiarire il contenuto dei provvedimenti governativi e regionali, l’Associazione Italiana Matrimonialisti ha messo a punto un vademecum sui comportamenti da tenere per la gestione dei figli minori, senza incorrere nei divieti, e sulle precauzioni da prendere per evitare il contagio.
Spostamenti – Ovunque siano i figli, è consentito andarli a visitare o a prendere, anche spostandosi di comune o di regione, seppure sia sconsigliato dagli esperti fare compiere ai ragazzi spostamenti superiori ai 30 chilometri, per il rischio che si possa rimanere troppo a lungo fuori casa ed entrare in contatto con altre persone. Rimane comunque assolutamente sconsigliato lo spostamento di minori di 5 anni.
Genitore non collocatario – Nel caso il figlio sia presso il genitore dove non abita abitualmente, bisogna evitare qualsiasi contatto con persone che non siano parte del nucleo famigliare.
Appartamenti – Il genitore non collocatario deve garantire ai figli una distanza di sicurezza anche dall’eventuale nuova compagna, nuova moglie o altri figli avuti dalla successiva relazione. La soluzione migliore sarebbe una stanza a loro dedicata.
Quarantena – Il genitore che sia stato messo in quarantena o che abbia avuto malesseri riconducibili al coronavirus ha il divieto di vedere e incontrare i figli, sia che sia genitore affidatario che collocatario. Bisogna valutare col medico la permanenza dei figli nella stessa casa.
Nonni – La permanenza dai nonni è assolutamente sconsigliata poiché gli anziani sono tra le categorie più esposte al contagio. Quindi lo spostamento per portare i figli dai nonni è consentito solo in caso di “estrema necessità“.
MAR
2020